sabato 17 luglio 2010

ISOLA TEATRO TUTTA

(VERSIONE PER ROMA)

Er nome de 'sta giovine compagnia [*1]
nasce da uno spettacolo che han fatto pria. [*2]
Quello sì che è 'n gran bel lavoro,
anche pe' me che der teatro so' onnivoro;
er pregio de 'sto spettacolo so' li du' attori,
che in un'oretta abbindolano li spettatori.
Uno sta a diventa' famoso, perché è ruffianello, [*3]
l'artro meno, perché è meno furfantello.[*4]
Poi il lavoro de 'sta compagnia è continuato
con 'n artro spettacolo n' po' 'mpegnato, [*5]
hanno preso 'n testo de 'n autore americano
e fatto diventa' tutto d' un colpo siciliano.
Anche qui l'attrici devono esse' 'n bel po' brave,
proprio perché dello spettacolo so' l'architrave.
Du' gnappette che sur palco proprio ce sanno fa',
che insieme nella storia loro te sanno porta':
una che è 'n bel po' bona come caratterista, [*6]
l'artra che de caratterino, se vede, è provvista. [*7]
Poi 'sta compagnia un teatro ha fatto brucia' [*8]
pe' dicce cose che che se poteva risparmia'.
L'attore poco furfantello co' loro è tornato [*4]
e er mestiere cor tempo suo nun s'è azzerato,
l'attricetta cor caratterino invece è sottotono [*7]
sarà che er partner è de quelli che abbattono, [*9]
che addormono tutto er pubblico astante,
mentre l'artra attrice è assai ravvivante. [*10]
Poi 'no spettacolo vincitore de 'n premio [*11]
l'ho visto in du' versioni: sur palco 'n trio
composto da due dello spettacolo precedente,
e 'n' attrice che nun è così soprendente.[*12]
Ce da di' che le versioni so' differenti,
ma nun se po' di che tutt'e due so' valenti:
vabbè la prima era da considera''no studio
ma avello fatto a teatro è stato 'n suicidio,
sarà servito a migliorallo, questo è certo
perché ner secondo io de sicuro nun ho sofferto.
A vedella così in generale la cariera è 'n picchiata,
ma la speranza nell'ultima prova è inframmischiata.
Pe' non falla troppo lunga c'è da di'
che er pregio della compagnia sta proprio lì,
nell'attori che certamente sanno lavora'
ma che la regista proprio nun ce sa fa'. [*13]
Serve gente che da fuori sa ben guarda'
dove l'attore se sta anna' a infila',
ma certo alla ragazzetta quello je manca
perché se vede che nun è 'na saltimbanca,
è una che vo pensa de fa' la professionista,
ma a teatro ce serve davero 'n equlibrista,
una che er gioco spensierato deve aveccelo dentro
e er nervosismo suo nun deve esse' l'epicentro.
E questo se vede, anche se l'attori so' capaci,
e che sur palco a anna' così so' puro audaci.
Ma c'è da di' che 'na possibilità va sempre data,
quando vedi in un gruppo la sincerità annidata,
perciò so' certo che er negativo se rimova
a vede' tra po' de tempo la produzione nova.

VOTO
Pe' ora è 'n 6menomeno come se faceva a scola,
insomma la ciccia c'è ma ancora nun se vede sempre.
Daje! Nun mollate!

(VERSIONE PER IL RESTO D'ITALIA)
Il nome di questa giovane compagnia [*1] nasce da uno dei primi spettacoli. [*2]
Quello è un gran bel lavoro, anche per me che vedo molto teatro.
Il pregio di questo spettacolo sono i due attori, che in un'ora abbindolano gli spettatori.
Uno dei due sta facendo successo perché è un po' ruffiano [*3], mentre l'altro no, perché è meno furbo[*4].
Il lavoro della compagnia è continuato con uno spettacolo un po' impegnato [*5], hanno preso un testo di un autore americano e lo hanno ambientato in Sicilia.
Anche qui le attrici devono essere brave, dato che sono le architravi dello spettacolo.
Due piccole attrici che sul palco fanno vedere le loro capacità e che insieme funzionano, a servizio della storia: una è una caratterista brava [*6], l'altra si vede che ha carattere [*7].
Successivamente questa compagnia ha fatto bruciare un teatro, [*8]
per raccontare una storia poco interessante per il pubblico.
L'attore dello spettacolo, quello poco furbetto è tornato [*4], facendo vedere che è ancora un bravo mestierante.
L'attrice con carattere è in questo caso sottotono [*7], perché il partner [*9] è terribile è di quelli che fanno dormire il pubblico, mentre la quarta attrice è molto vivace [*10].
Dopo hanno fatto uno spettacolo che ha vinto anche un premio [*11] che personalmente ho visto in due verisoni:sul palco un trio compasto da due attori dello spettacolo precedente e un'attrice non molto interessante. [*12]
Da sottolineare che le due versioni sono differenti,
ma non si pouò dire che sono tutte e due valide:
ok la prima era da considerare uno studio, ma averlo fatto a teatro è sembrato un suicidio. Ciò è servito certamente a migliorarlo perché la seconda volta non era terribile come la prima.
Vedendola così nel totale la carriera della compagnia sembra in picchiata, ma proprio nell'ultima produzione si può scorgere una speranza di risalita.
Per non allungare troppo il brodo, il pregio della compagnia è proprio negli attori, mentre la regista [*13] invece è il punto debole.
A teatro serve chi sa ben guardare da fuori, dove andranno gli attori a infilarsi,
ma questo manca alla regista che si vede che non viene dalla scuola dei "saltimbanco",
è una persona che pensa al professionismo, non sembra avere dentro se il gioco spensierato del teatro, ma dal tutto si intravede il suo nervosismo e la sua insicurezza.
Questo si vede anche se gli attori sono capaci e vanno coraggiosamente sul palco consapevoli di ciò.
Ma alla fine sempre una possibilità va data a chi lavora con sincerità,
perciò sicuramente tutto ciò che c'è di negativo potrà sparire nella prossima produzione.

VOTO
Come a scuola si potrebbe dare 6--,
c'è qualcosa ma non sempre si vede.
Forza! Continuate così!


*1 - ISOLA TEATRO
*2 - L'ISOLA
*3 - OSCAR DE SUMMA
*4 - ARMANDO IOVINO
*5 - LA STRADA FERRATA
*6 - FIAMMETTA OLIVIERI
*7 - PAMELA SABATINI
*8 - BRUCIA
*9 - BENIAMINO MARCONE
*10 - LAURA RICCIOLI
*11 - SENZA LEAR, Vincitore del Premio Lia Lapini
*12 - ARMANDO IOVINO, LAURA RICCIOLI, ELISA PORCIATTI
*13 - MARTA GILMORE

1 commento:

  1. Caro Er Lisca,
    questa è la mia risposta.
    Buon lavoro
    Marta

    Outing - ar Lisca in rima alternata



    La rete se sa è ‘n luogo ameno

    Sebbene la cosa nun me piaccia

    Pe’ manda’ ‘n giro ‘n poco de veleno

    Senza nemmanco rimettece la faccia.



    A me però m’hanno fatto i complimenti

    Che pure si so’ quasi ‘na vecchietta

    De anni me n’avranno dati venti

    Quanno m’hanno chiamato ragazzetta.



    E vabbé, sarò puro n’incapace

    Sarà perché nun so’ ‘na sartimbanca

    Però faccio ‘n mestiere che me piace

    Pure si me stronca er conto in banca.



    E ce lo sai che sono questi i rischi

    Quanno porti er lavoro in sulla scena

    Che coll’applausi vengheno puro i fischi

    E tocca sopportalla questa pena.



    E’ vero puro ch’è ‘na cosa delicata

    Donà agli attori tanta libertà

    Je devi da’ ‘na strada strutturata

    Pe’ mette ‘n gioco la fragilità.



    E a pensacce: che fregatura!

    Quanno te riesce vor dì che erano bravi

    Si nun funziona, la stroncatura

    La pijo io insieme a tutti l’avi.



    Ma che te devo fa’, a criticone?

    Senza n’orpello e senza denaro

    Che nonostante la tua recensione

    A fa’ così ce vo’ ‘n coraggio raro.



    Pe’ nun parla’ della drammaturgia

    Quella se magna metà del lavoro

    Potessi fa’ soltanto la regia!

    Che ‘n testo bello vale più dell’oro.



    Ma se n’è accorto puro Scarpellini

    E nun te dico er tipo d’emozione

    Che resti vivo come dei bambini

    “È roba scritta o è improvvisazione?”



    E’ n’artro gioco, è n’artro linguaggio

    Perché c’è dietro tanta scrittura

    Ma se ricostruisce a ogni passaggio

    E ‘na replica diventa ‘n’avventura.



    Ma tu che voi capì, co’ sto’ pseudonimo

    Te se creato questa macchinetta

    Che te permette de rimane’ anonimo

    E de chiama’ me na ragazzetta.



    E me domando: “nun è che gnente gnente

    Se conoscemio personalmente?”



    Si così è, te dico con affetto

    Si davero nun ce voi ave’ padrone

    De levatte sto peso ch’ hai in sur petto

    Facenno outing cor tuo vero nome.



    Marta Gilmore

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